TRA NOI E IL CIELO

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte e si mettono lì
tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia

Fabrizio De André 30 anni fa pubblicava il suo dodicesimo album, Le Nuvole, riprendendo il nome della commedia di Aristofane. Descriveva così il suo lavoro: «Le Nuvole, per l’aristocratico Aristofane, erano quei cattivi consiglieri, secondo lui, che insegnavano ai giovani a contestare; in particolare Aristofane ce l’aveva con i sofisti che indicavano alle nuove generazioni un nuovo tipo di atteggiamento mentale e comportamentale sicuramente innovativo e provocatorio nei confronti del governo conservatore dell’Atene di quei tempi. La Nuvola più pericolosa, sempre secondo Aristofane, era Socrate, che lui ha la sfacciataggine di mettere in mezzo ai sofisti.

Ma a parte questo, e a parte il fatto che comunque Aristofane fu un grande artista e quindi inconsapevolmente un grande innovatore egli stesso, le mie Nuvole sono invece da intendersi come quei personaggi ingombranti e incombenti nella nostra vita sociale, politica ed economica; sono tutti coloro che hanno terrore del nuovo perché il nuovo potrebbe sovvertire le loro posizioni di potere».

Il lavoro di ricerca di Alessio Verna durante l’estate del 2018, si é tradotto nella rilettura degli spazi, delle stanze, vuote ormai da qualche tempo, dell’ex-Istituto Leone XIII di Cerreto Sannita, oggi Convento Meridiano. Il fotografo, nel suo lavoro, ha scelto di riempire, facendo ricorso a un immaginario quasi surreale. Nuvole leggere, in transito che, al contrario di quelle di Aristofane, per quanto ingombranti, non vogliono mai essere di cattivo presagio.

Nella loro evoluzione, assumono comportamenti e forme imprevedibili, ma quasi favolose…Nelle immagini di Alessio Verna, le nuvole, sono la metafora di un futuro velato non ancora definito e che, come una nuvola, si compone secondo correnti in continua evoluzione disegnando scenari visibili e talvolta carichi di pioggia o addirittura in tempesta, ma precursori una nuova luce “tra noi e il cielo”.

Nato nel 1977, Alessio Verna vive e lavora a San Lorenzello come fotografo professionista autodidatta. Ama distinguere i fotografi in due categorie, quelli che lo fanno per lavoro da quelli che lo fanno per passione. La sua sfida è quella di rimanere un appassionato amante della fotografia capace di coniugare la concretezza di un approccio professionale all’abilità di metodo di un artigiano della luce.

L’esposizione sarà inaugurata in occasione dell’open day di domenica 22 dicembre 2019 e resterà aperta in maniera permanente durante gli orari del Convento Meridiano o su prenotazione alla mail reception@conventomeridiano.it

IL FUTURO PROFUMA DI NOI: festa e Open Day alla Casa di Cipì

22 dicembre h17 Convento Meridiano/Cerreto Sannita (BN)
ingresso libero

C’è una frase che ho sentito dire una volta e che mi è rimasta impressa: i bambini hanno un odore particolare, buono, quell’odore è il profumo del futuro. In casa respiro tanto di quell’odore, ed è quello che mi succede anche quando entro al Convento.

Con queste parole inizia la lettera di Ada, una delle mamme della Casa di Cipí, che da qualche giorno, frequenta lo spazio educativo informale, ormai fondamentale per la vita di molte famiglie che ogni giorno s’incontrano al Convento per rigenerarlo e viverlo insieme alla comunità di Cerreto Sannita. Sta nascendo una piccola comunità educante che sperimenta, grazie alla guida di esperti e innovatori dell’UNISOB, un modello educativo innovativo che si basa su: altri principi…una scuola “diffusa”, capace di riconoscere e attuare un certo “artigianato del cognitivo” che richiami al “fare” della ricerca, e al configurare e riconfigurare degli ambienti interconnessi o da interconnettere tra loro come “amplificatori di complessità“. (M. D’Ambrosio).

Nel cuore di Cerreto Sannita, nel cuore della provincia beneventana, è in costruzione la Casa di Cipì: un luogo straordinario, una casa dell’educazione e del gioco dove si respira l’aria del mondo, ma anche una voglia di futuro che profuma di bambini, di frutta, fiori, erbe antiche e pittura fresca, legno d’ulivo e biscotti caldi, appena sfornati.

Domenica ci ritroveremo tra le stanze, non più vuote, del Convento Meridiano, aperto e ri-generato dalle urla dei bambini che ormai lo abitano, dalle note del piano che insegna a contare le scale e a stare in equilibrio e a sognare. Tutto questo sta succedendo perché da circa 2 anni un team di giovani professionisti, ora supportati anche da volontari locale e una rete nazionale di partner, sta lavorando a un progetto complesso per ri-funzionalizzare un edificio di grande valore storico e sociale che da circa 30 anni era chiuso.

Grazie al contributo della Fondazione Unipolis che nel 2018, attraverso il bando Culturability, scelse di contribuire alla riapertura dell’ex Convento Leone XIII per trasformarlo in uno spazio per la cultura da restituire alla comunità.

Una mostra del fotografo Alessio Verna: Tra noi e il cielo, racconterà frammenti dell’esperienza di rinascita storica, culturale e sociale di un luogo attraverso suggestioni poetiche, oniriche ed evocative di un passato che proviamo ogni giorno a tradurre in futuro.

Buone feste e se passate al Convento fermatevi ed entrate senza timore perché già questo è rigenerante…

La casa di Cipì

Quando niente sembra andare per il verso giusto, agire diventa urgente.

Care mamme e cari papà,
in questi giorni d’inizio settembre ogni famiglia ha scelto la scuola, il nido, l’attività artistica, il centro sportivo e la ludoteca per avviare un percorso educativo e di formazione per i propri figli sperando di aver trovato la formula giusta o almeno una soluzione ai bisogni di cure e di crescita, fondamentali per un bambino.
Noi come Convento Meridiano e gruppo attivo nella ricerca di modelli educativi innovativi, abbiamo costituito una task force per affrontare il problema del cambiamento dei metodi educativi e degli ambienti di apprendimento, soprattutto per la fascia 2/6 anni, ma considerando la possibilità di lavorare su un’ampia popolazione di famiglie con bambini e ragazzi anche più grandi che vivono nelle aree interne.
Siamo partiti dalla valutazione delle nostre realtà educative e abbiamo preso contatti con Università, centri di ricerca, esperti e professionisti che stanno sperimentando nuovi modelli per fare innovazione attiva coinvolgendo educatori, famiglie e comunità.
Vogliamo aprire un cantiere che accoglie chi vuole conoscere, sperimentare e contribuire alla realizzazione di uno spazio di benessere dove sentirsi liberi e felici di apprendere, formarsi, imparare scegliendo la modalità e non rinunciando mai alla creatività.
Crediamo che nelle nostre piccole realtà del sud, in ogni paese e in ogni quartiere, bisogna reinventare la socialità e avere servizi educativi, gestiti dagli stessi genitori e dai nonni, ma abbiamo sempre più bisogno d’insegnanti, di educatori per scoprire la capacita’ che ogni bambino ha di incuriosirsi ..per avere un’idea ..pensando.. di condividerla ..facendo e imparando con gli altri…cooperando.
Dal 1 ottobre il Convento Meridiano di Cerreto Sannita, l’ex Leone XIII, l’istituto che per anni ha formato giovani e bambini, ritorna a essere un centro o meglio un epicentro di cultura e socialità, di educazione e di trasformazioni.
Saremo aperti al territorio per accogliere famiglie e bambini in cerca di una scuola-casa per entrare a far parte di una sperimentazione educativa dedicata ai bambini a partire dai 2 anni fino agli adolescenti con percorsi extracurriculari e performativi.
Spazi aggregativi, socializzanti e inclusivi per i bambini più fragili.
Un atelier delle arti con corsi di musica, danza, teatro, ceramica, autocostruzione e percorsi di educazione al digitale e all’apprendimento delle lingue.
Un piccolo centro olistico per promuovere il benessere del corpo e della mente attraverso yoga, mindfulness, artiterapie.
Avremo un orto, un cortile dove giocare e una palestra dove allenare il corpo e sperimentare le emozioni insieme e da soli, nel modo più sano e naturale.
Tutto questo è la Casa di Cipì.

ci vediamo, ci sentiamo, ci raccontiamo…ci scriviamo per incontrarci a Cerreto Sannita (BN) dal 1 ottobre

Iniziativa promossa dall’associazione di promozione sociale
Mediterraneo Comune
nell’ambito del progetto
Convento Meridiano
vincitore della quinta edizione del bando Culturability – rigenerare spazi da condividerepromosso dalla Fondazione Unipolis

in collaborazione con
UNI. SOB. – Cattedra di Scienze della Fondazione – Gruppo di Ricerca Embodied Education
BR-ING scuola bilingue
Liceo delle Scienze Umane
iCare cooperativa di comunità
associazioni locali/artisti/artigiani del territorio per attività Extra-scolastiche
SOS: scuola open source di Bari

contatti
educazione@conventomeridiano.it
info 339.4495443

Convento Meridiano è finalista della Call WOMEN IN CULTURE

siamo tra i 10 progetti che parteciperanno alla competion dal19-21 settembre a Maratea (Heroes meet in Maratea) 

Poche ore fa ci è stata comunicata la bella notizia da Giusy Sica, mentor e coordinatrice scientifica di Women in culture, la call del *Think-tank Re-Generation (Y)outh per Heroes 2019, lanciata per realizzare il report#100BeWInCulture che racconta per la prima volta la leadership al femminile in cultura. Il valore di questo progetto, scelto da Bruxelles come best practises, è nell’assunzione del punto di vista che mette al centro la ricerca, tanto statistica quanto comparata, delle posizioni di leadership femminile nel mondo della cultura. La nostra candidatura nasce dalla condivisione di quest’obiettivo, per noi fondante, e dalla volontà di continuare a confrontarci con altre realtà emergenti per accrescere il networking e aprirci a nuove esperienze formanti e performanti. 

Che cosa faremo a Maratea?! “L’essenza della competition è “l’elevator pitch”, una breve presentazione che racchiude gli elementi chiave di un’idea imprenditoriale, pensata per attrarre possibili investitori o promuovere una business idea. Ogni team avrà 7 minuti di tempo per presentare gli elementi chiave della propria idea. La giuria avrà poi altri 3 minuti per formulare domande di approfondimento.” *Convento Meridiano sarà valutato dalla Giuria di Heroes e da Re-Generation (Y)outh che selezionerà i migliori 10 progetti a impatto sociale, culturale, turististico/ambientale che prenderanno parte al programma di mentorship e alla competition dal 19 al 21 settembre prossimo. Tra i 10 progetti selezionati, verrà decretato il vincitore, che riceve il punteggio complessivo più alto nella valutazione espressa dalla Giuria.

Pronti per questo nuovo viaggio perché dalle aree interne bisogna partire per poi tornare più consapevoli e più forti (per restarci): un punto di vista nomade ma anche “interno” e “meridiano” che affranca e sostiene la barchetta di Mediterraneo Comune sempre tra le onde del mare-casa, nelle terre del Sannio-Beneventano.

 “Abbiamo partecipato con convinzione ed entusiamo a questa call perché vogliamo fortemente approdare in nuovi porti anche rischiosi, ma autentici…come Women in culture”, (Vincent Renzo) perché Convento Meridiano è un epicentro di trasformazioni – sociali e culturali – e di riscossa, attivato per sperimentare nuovi modelli di sviluppo territoriale e animazione delle comunità nelle aree interne. Partendo da una vocazione e una dimensione locale, intende appartenere a una rete nazionale, attivando processi di inclusione sociale, rigenerazione rurale e innovazione culturale.

Grazie Giusy Sica e a tutto il team di Re-Generation (Y)outh e arrivederci a Heroes meet in Maratea.

https://www.goheroes.it/en/women-in-culture

*Undici donne ed undici mesi: il team delle under30 Re-Generation (Y)outhal ritorno da Bruxelles ha lanciato il report#100BeWInCulture che racconta per la prima volta la leadership al femminile in cultura. Lo scorso gennaio ha risposto alla call per l’European Youth Event 2018,è stato scelto ed ha partecipato alla sessione in Parlamento Europeoa Strasburgo il 1 e 2 giugno. A novembre è tornato tra le aule istituzionali a Bruxellesuna delle sue proposte è stata inserita tra le miglioribest practices.Il background umanistico del team e la sua composizione sono state la leva che ha fatto perno sul principio della transdisciplinarità. Da qualche mese in cantiere, nel prossimo anno sarà pubblicato#100BeWInCulture, il report che delinea in modo innovativo gli incroci tra due realtà.

*Convento Meridiano nasce come risposta fisiologica al bisogno di superare l’obsolescenza e l’apatia di un’area territoriale marginalizzata attraverso il riconoscimento del valore storico, culturale, sociale e politico di un luogo che da oltre 25 anni ha perso la sua funzione vitale. L’ex convento Leone XIII è la struttura che i giovani dell’associazione Mediterraneo Comune vogliono restituire alla comunità e trasformare in un punto di accesso alla cultura per sviluppare la partecipazione attiva attraverso l’eguaglianza nelle opportunità e il riequilibrio, se possibile, delle condizioni di disparità. Il Convento Meridiano è concepito come centro culturale ibrido di nuova generazione, uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, una biblioteca, spazi performativi, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale. Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento e di rigenerazione delle comunità, non solo del territorio, per favorire e facilitare il dialogo creando ponti con altre realtà di produzione artistica e culturale europee. Nasceranno: un teatro e un cinema nella sala del parlatorio; un laboratorio di produzione audio-visiva e una sala di posa nell’ex-palestra; un laboratorio musicale nei sotterranei.

Le aule dell’asilo saranno trasformate in spazi di lavoro e conoscenza per accogliere giovani artisti e artigiani della ceramica considerata un comparto significativo da valorizzare con eventi specifici collocabili negli ambienti del colonnato interno e nel cortile. La conoscenza troverà spazio in tutti i luoghi rigenerati avvicinando la domanda di utenti di ogni età e l’offerta generata dalla biodiversità dei partner coinvolti.

Tutti gli orti e i giardini saranno affidati per la cura alle cooperative agricole e sociali, partner del progetto, con l’idea di recuperare colture autoctone occupando persone e famiglie fragili.

Il Convento Meridiano darà spazio a bisogni, visioni e sfide che necessitano di essere socializzate e inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità. La grande sfida di questo luogo che ritorna a fare cultura sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione, per generare una migliore distribuzione delle opportunità per chi intende prenderne parte, creando le condizioni che abilitino il più ampio coinvolgimento.

Una progettazione condivisa per un nuovo modello di ri-attivazione e rigenerazione nelle aree interne

“XYZ2019” è la summer school organizzata dalla SOS, la scuola open source di Bari, che ha raccolto l’invito dell’associazione Mediterraneo Comunea trasferire questa pratica a Cerreto Sannita in provincia di Benevento per co-progettare ilConvento Meridiano. L’iniziativa è una delle prime fasi di attuazione del progetto vincitore della quinta edizione del bando “Culturability – rigenerare spazi da condividere”, promosso dalla Fondazione Unipolis. Lo scopo del laboratorio è trasformare il “Convento Meridiano”, ex convento delle Clarisse, in una vera e propria area di rigenerazione e collaborazione. Il workshop, dal 23 luglio al 30 luglio 2019, non coinvolge solo i 100 partecipanti, ma anche la comunità cerretese che ha messo a disposizione le proprie case per un’accoglienza diffusa dei partecipanti, dei docenti e dei tutor. Il paese si è animato di uomini e donne con accenti provenienti da tutta Italia che hanno raggiunto Cerreto e che stanno incontrando la comunità con interviste, chiacchierate e momenti di condivisione informali. Oltre ai 3 laboratori tematici, identità (X), Strumenti (Y) e processi (Z), c’è un quarto laboratorio organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e gli studenti Liceo Socio-Psico-Pedagogico Galilei Vetrone dal titolo la Casa di Cipì che riparte dall’esperienza di asilo temporaneo del luglio 2018 e che vuole prototipare in nuovo modello di scuola per l’infanzia.

L’iniziativa coinvolge anche i giovani locali. “Opportunità. È questa la parola che meglio rappresenta il progetto per noi giovani di Cerreto – dichiara Luca D’Andrea, presidente del Forum Giovani di Cerreto Sannita – un momento per potenziare sia conoscenze che competenze attraverso lo scambio e la condivisione di esperienze interculturali. Un’occasione da non perdere quindi, adatta ad amplificare il proprio bagaglio sia personale che collettivo.” 

L’accoglienza si è tradotta anche nella collaborazione con le tante attività commerciali che hanno organizzato offerte speciali per i visitatori. Giovanna Rubano (Assessora al Turismo e alla Cultura di Cerreto Sannita) ha colto il senso dell’iniziativa anche dal punto di vista dell’impatto economico sul paese: “È con grande piacere che la nostra comunità ha accolto in questi giorni un gruppo attivo di giovani, ricercatori e professionisti che lavorano con passione ed entusiasmo a un laboratorio di ricerca e co-progettazione. È per noi una importante occasione di scambio e dunque di crescita. Oltre che motivo di orgoglio poter far conoscere, anche attraverso il loro lavoro, il nostro territorio.” 

Il progetto Convento Meridiano, da circa un anno, rappresenta uno dei modelli più innovativi per la creazione di nuovi scenari nelle aree interne del paese. Dopo la presentazione ufficiale a Milano, lo scorso mese di maggio, in occasione della consegna del premio Culturability, il progetto è stato protagonista di una sessione di lavoro dell’iniziativa Semi di Rigenerazione il 22 giugno a Grosseto, oggi con XYZ2019 il Convento apre le porte alla comunità di Cerreto e dell’intero territorio per condividere il percorso di funzionalizzazione degli spazi ai fini dell’attivazione dell’imponente struttura di proprietà delle Suore di Nostra Signora del Buono e del Perpetuo Soccordo.

Il sindaco Giovanni Parente ha accolto a sua volta l’iniziativa dichiarando: “Siamo orgogliosi che sia stato scelto Cerreto quale protagonista di questo importante progetto, che in questi giorni si arricchisce delle competenze di tanti giovani provenienti da tutta l’Italia per confrontarsi con la nostra comunità e saremo lieti di condividere le strategie per dare seguito all’iniziativa.”

Appuntamento dunque a martedì 30 luglio alle 21 in piazza Roma quando i protagonisti dei laboratori di ricerca racconteranno quello che è stato prodotto in questi giorni mostrando gli scenari possibili per il prossimo futuro.

Come rigenerare un bene non utilizzato attraverso la cultura?

Mercoledì 19 giugno 2019, ore 18.30
Piazzetta G. Romano, 15
Telese Terme (BN)

Mercoledì 19 giugno, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita il Guido Lavorgna. All’incontro, coordinato dal Prof. Felice Casucci, si parla di Convento Meridiano” – Come rigenerare un bene non utilizzato attraverso la cultura?. Il Convento Meridiano è un centro di produzione culturale ibrido di nuova generazione; uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, uno spazio performativo, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale.Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento delle comunità, non solo del territorio. Le arti performative e visive saranno al centro di un engagement della comunità, per ridare centralità all’arte come matrice vitale dei processi di rigenerazione culturale, come innesco per attivare il cambiamento. La grande sfida di questo luogo, che ritorna a fare cultura, sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione. Si vuole dare voce a bisogni, visioni e paure che saranno inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità in un’ottica di partecipazione attiva dell’intera comunità. Ridare dignità a questo luogo è ridare dignità all’identità di un territorio. Un’identità pregna di valori, quali l’appartenenza alla propria terra e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul canale YouTube della Fondazione.

Call x Educators

La Casa di Cipì: progetto sperimentale di e-ducazione dei bambini cerca e seleziona maestri, educatori, pedagogisti, esperti e operatori interessati a un percorso di formazione specifico che prevede i seguenti step:

_ co-design di un percorso formativo per valorizzare le competenze didattiche e non

_ prototipazione di un modello educativo mediterraneo

_ workshop faccia a faccia con i bambini e i genitori per creare la comunità educante

Timeline:
20-30 giugno > 3 workshop introduttivi
1-20 luglio > 15 work experience
23-30 luglio > digital and augmented skills on stage

Si puntualizzano i seguenti aspetti:
_ la formazione è finalizzata al lavoro
_ il progetto prenderà forma a partire da settembre 2019 a Cerreto Sannita (BN)

cv, lettera motivazionale e info: jobs@conventomeridiano.it

XYZ2019 Comunità Eretiche

Cerreto Sannita (BN), a cura de La Scuola Open Source. In collaborazione con Convento Meridiano

Dal 23 al 31 luglio torna XYZ!

Il laboratorio di ricerca e co-progettazione organizzato dalla SOS ha ormai raggiunto la IV edizione e si conferma anche quest’anno come il più importante momento di socializzazione della conoscenza nell’ambito della progettazione per la nostra comunità: dal design alla comunicazione, dal making alla data visualization, dall’IoT all’autocostruzione, dal business modeling al service design, dal disegno della governance a quello dei processi di community building. Un’occasione per apprendere in situazione, lavorando in gruppi multidisciplinari con professionisti e ricercatori su un progetto reale di interesse collettivo, in modo cooperativo.

In 100, tra partecipanti, docenti, tutor e staff, immagineranno le nuove vocazioni dello spazio, trasformandolo e dando vita a un nuovo centro di produzione culturale indipendente (CPCI), il Convento Meridiano appunto, che sta nascendo in provincia di Benevento, nel territorio del Sannio, grazie al lavoro di Guido Lavorgna e Raffaella Vitelli, oltre che di molti altri.

L’ex convento delle Clarisse, poi dal 1930 Istituto Leone XIII, è un complesso a pianta quadrata che ha una superficie di circa 6.000 mq, un chiostro interno di 1.500 mq e un ampio giardino retrostante.

Nel corso del tempo l’edificio ha dato accoglienza a diversi ordini di suore. Della struttura originaria oggi restano soltanto le entrare di alcune celle (visibili da una delle piazze principale del comune di Cerreto Sannita), il parlatorio e il “carcere”. Il giardino posteriore, che racchiude le vasche per il lavaggio delle vesti, un grande forno e la cucina, è circondato da un alto muro.

L’intervento di ripristino e di funzionalizzazione della struttura interesserà solo alcune stanze del primo piano e la sala teatro al secondo piano e la riattivazione degli spazi esterni con le aree pertinenti il cortile interno e del giardino.

Il progetto è tra i vincitori dell’ultima edizione di Culturability e adesso sta entrando nella fase esecutiva.

Questa edizione di XYZ è stata immaginata, assieme al team del Convento Meridiano, come un acceleratore di particelle per le progettualità in essere. Come è stato nel 2018 per Officina degli Esordi a Bari, anche quest’anno lavoreremo per dare forma a un nuovo Centro di Produzione Culturale Indipendente, allargando la rete che da un paio di anni stiamo costruendo assieme, tra gli altri, a Macao, Wemake, Ex-Fadda, ecc.

Un gesto eretico: l’adozione di uno spazio, la sua rigenerazione attraverso una rottura, il tradimento della tradizione per la creazione di un futuro “altro”.

“Riaprire significa sconfinare, cambiare le chiavi, superare gli ostacoli e le barriere, per ridare vita al convento, restituirlo alla comunità come luogo per tutti e di tutti, come asylum, come rifugio, come luogo di educazione popolare, di attraversamento, di ricomposizione della comunità, di liberazione di nuove possibilità, di indipendenza e ricerca consapevole delle identità e delle alterità”.

Il Convento Meridiano è un nuovo CPCI che nasce all’interno di un convento a Cerreto Sannita, in una delle cosidette aree interne. Il progetto riattiva uno spazio di molteplicità (visioni diverse con radici comuni): un punto di accesso alla cultura per stimolare la partecipazione attiva della comunità.

Obiettivi del progetto Convento Meridiano:
Riportare al centro del discorso culturale la partecipazione attiva della comunità attraverso l’eguaglianza nelle opportunità e il riequilibrio delle disparità; diventare un dispositivo culturale ibrido che offre servizi di welfare per la comunità e coinvolge la cittadinanza nella co-produzione di nuovi spazi di benessere collettivo.

Obiettivo di questo laboratorio di ricerca e co-progettazione (XYZ):
Co-progettare il Convento Meridiano, dal Sistema di Identità alle Strategie di Propaganda (X), dalla configurazione di Spazi e Funzioni (Y) alla Governance e al Modello di business (Z).

X — COMUNICAZIONE
✔ sistema d’identità visiva
✔ strategia di comunicazione e propaganda

Y — STRUMENTI
✔ innesti di IoT nella struttura
✔ rigenerazione degli spazi e autocostruzioni

Z — PROCESSI
✔ governance e regolamento dello spazio
✔ business modeling

Tutti gli output saranno concepiti:
→ in modo da poter essere evoluti, modificati e migliorati nel tempo
→ in accordo con le dinamiche di funzionamento dello spazio
→ in accordo con le dinamiche di funzionamento delle singole realtà
→ in accordo con la vocazione alla molteplicità dello spazio
→ in modo da aggregare, gestire e valorizzare l’offerta (attività, servizi, eventi e/o prodotti) dei singoli soggetti

 
Programma giornaliero:

9.30 / 10.30 — Assemblea plenaria
→ confronto pubblico sullo stato di avanzamento dei lavori

10.30 / 13.00 — Ricerca e co-progettazione
→ docenti, tutor e partecipanti lavorano assieme ai tavoli di progetto

13.00 / 14.00 — Pausa pranzo

14.00 / 15.00 — La Controra

15.00 / 19.00 — Ricerca e co-progettazione
→ docenti, tutor e partecipanti lavorano assieme ai tavoli di progetto


Docenti:

X — COMUNICAZIONE
Mauro Bubbico [ISIA Urbino] → Identità / Design della Comunicazione
Emidio Torre → Creative coding / Generative Design
Giovanni Abbatepaolo → Ruled Based Design / Typography
Tommaso Guariento [NOT, L’Indiscreto] → Visual Studies / Memetica

Y — STRUMENTI
Luca Frogheri [IED Roma] → Interaction Design / Making
Alessandro Petrone [SOS] → Interaction Design / Making
Ivan Iosca [La Capagrossa] → Riuso Temporaneo / Rigenerazione
Giorgia Floro [La Capagrossa] → Riuso Temporaneo / Rigenerazione
Kedy Cellamare [Cozinha Nomade] → Do It Yourself / Design Thinking
Anna Cellamare [Cozinha Nomade] → Do It Yourself / Design Thinking

Z — PROCESSI
Raffaella Fagnoni [Università di Genova] → Design thinking / UX
Ilda Curti → Policy Making & Design
Guglielmo Apolloni [Schoolraising] → Service Design / Co-design
Federico “Fred” Fumagalli → Co-design / Community Building


Iscrizioni: 

I laboratori si terranno presso Convento Meridiano, Cerreto Sannita (Benevento);
le attività si concentrano nelle giornate tra il 23 e il 31 luglio.

Si inizia con l’accoglienza (il 22 luglio) e il brief (il 23 luglio) e si conclude con una restituzione pubblica degli output e festa finale (il 30 luglio), più un giorno di decompressione, saluti e partenze (il 31 luglio).

Per partecipare a X, Y o Z compila l’application form entro le 23:59 del 30 giugno 2019. L’iscrizione deve essere accompagnata da una lettera motivazionale e da un curriculum vitae (obbligatori). È possibile allegare, inoltre, un portfolio (facoltativo).

Portfolio = qualsiasi file utile per certificare l’esperienza acquisita nel proprio campo di attività: design, IT, video, publishing, making, hacking, coding, ecc.

I laboratori XYZ sono gratuiti e aperti a tutti.

Qualora le domande di iscrizione dovessero superare i posti disponibili selezioneremo tra i 25 e i 30 partecipanti per ogni laboratorio.

Gli elementi di valutazione, in caso di selezione, saranno:
→ lettera motivazionale
→ curriculum vitae
→ eventuale portfolio

Il principale fattore di valutazione sarà la coerenza dei profili con gli output a cui si lavorerà durante le attività. La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito della Scuola Open Source entro il 2 luglio 2019: i selezionati saranno contattati sia telefonicamente che all’indirizzo mail fornito al momento dell’iscrizione.

Le iscrizioni sono raccolte tramite il sito: http://www.lascuolaopensource.xyz/xyz2019

Vitto e alloggio:

Quest’anno avremo la possibilità di risiedere (vitto + alloggio) all’interno del convento. ConMe (Convento Meridiano) predisporrà una ricettività per tutti i partecipanti che ne faranno richiesta al momento dell’iscrizione. Nel form abbiamo inserito due domande, una relativa al vitto e una relativa all’alloggio: chi ha espresso interesse per il servizio di ricettività sarà ricontattato per i dettagli dopo la selezione.

Contatti: 

Per richiedere informazioni: “info [@] lascuolaopensource • xyz”

Alessandro Tartaglia → Project manager LAB — X: ☎ +39 340 081 63 52
Alessandro Balena → Project manager LAB — Y: ☎ +39 380 37 97 188
Lucilla Fiorentino → Project manager LAB — Z: ☎ +39 338 63 48 436

Cultura, Luoghi, Comunità: culturability a Milano

Spazi fuori dal comune come nodi da cui partire per sperimentare nuove forme di fare cultura, riattivare territori, rigenerare luoghi abbandonati, costruire comunità flessibili, aperte, inclusive. A chiusura del percorso della quinta edizione del bando culturability, il 14 maggio a BASE Milano (via Bergognone 34 | ore 17) Fondazione Unipolis promuove un incontro pubblico per confrontarsi su questi temi con visionari, practitioner e studiosi. Nel corso del pomeriggio verranno presentati anche i progetti selezionati nella quinta edizione del bando.

qui il programma

Make life the journey, not the destination

The overwhelming feeling of taking a leap into the unknown: joining an Erasmus project in a characteristic little town: Cerreto Sannita, located in the South of Italy.

La travolgente sensazione di un tuffo nell’ignoto: unirsi a un progetto Erasmus in un’originale cittadina del sud: Cerreto Sannita.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Intercultural exchanges have now become commonplace, but there was something that I feel made my journey truly special.

Gli scambi interculturali sono ormai diventati comuni, ma c’era qualcosa che ritengo abbia reso il mio viaggio davvero speciale.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

First of all, being the “attraction” of a closed town that guarantees little to no space to art and culture, represented the introduction of diversity and change, a different approach to the world, the life in an environment where everybody is interconnected and extremely interested in expanding their knowledge of other cultures.

Prima di tutto: essere “l’attrazione” in un paese chiuso che garantisce poco o alcuno spazio di produzione all’arte e alla cultura, ha rappresentato la chiave d’accesso alla diversità e al cambiamento; un approccio nuovo al mondo, alla vita in un ambiente in cui tutti sono interconnessi e fortemente interessati ad accrescere la loro conoscenza delle altre culture.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Estonia, Greece, Italy, Poland, Romania, Spain and Turkey, with the help of Gambia and Kurdistan, have come together to create a brand new way of coexistence that promotes kindness, company, empathy, fun, learning and so many more values, whose blossom has been possible thanks to the hybridization of loads of different lifestyles and traditions.

Estonia, Grecia, Italia, Polonia, Romania, Spagna e Turchia, insieme a Gambia e Kurdistan, si sono uniti per creare un nuovo modo di coabitare nel segno dell’apertura, dell’empatia, della festa come conoscenza e condivisione di valori, ibridazione di diversi stili di vita e tradizioni.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

The “Gambia boys”, African immigrants living in Cerreto Sannita, followed our breathtaking experience in a joyful and active, dynamic way.

Ma la nostra vitalità ha contagiato e gli immigrati africani, tre giovani Gambiani, che vivono a Cerreto Sannita, hanno seguito la nostra esperienza in modo gioioso, attivo e partecipato.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

As a matter of fact, the name of the program was “MigrHub”, therefore its target was migration, on which we focused throughout the whole intense twelve days, animated by international evenings, trips to the nearby villages, workshops about photography, video making, theatre and presentations about the phenomenon of migration from the point of view of every single country that participated.

Di fatto, il nome del progetto: “MigrHub”, già raccontava tanto…La migrazione, su cui ci siamo concentrati durante tutti i dodici giorni intensi, animati da serate internazionali, escursioni nei villaggi vicini, workshop sulla fotografia, il video , il teatro e sul fenomeno della migrazione dal punto di vista di ogni singolo paese partecipante.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Talking about the Syrian refugees in Greece and Turkey, African immigrants in Spain and Italy, Russian communities in Estonia, big groups of Ukrainian people in Poland, and the demographic crisis in Romania, due to the fact that parents often leave their children to go work abroad, really helped us to be aware of what happens in our everyday, relatively peaceful life.

Abbiamo ascoltato le storie dei rifugiati siriani in Grecia e Turchia, degli immigrati africani in Spagna e in Italia, delle comunità russe in Estonia, dei grossi gruppi di ucraini in Polonia e della crisi demografica in Romania, causate dai genitori che spesso lasciano i propri figli per cercare lavoro fuori dal paese. 
Queste esperienze ci hanno davvero aiutato a essere consapevoli di ciò che accade nella nostra vita quotidiana, relativamente tranquilla.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

On the other hand, the yoga therapy and the theatre exercises helped us find a balance and a stronger connection between each other, understanding our sensations and feeling the contact with the other, communicating without even talking.

Altri momenti di comunità come lo yoga e gli esercizi teatrali ci hanno aiutato a trovare un equilibrio e una connessione più forte l’uno con l’altro, attraverso il corpo e le sensazioni abbiamo riscoperto il contatto con l’altro, comunicando senza nemmeno parlare.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Meditation has been extremely useful for us, because we completely let ourselves go, transported by the waves of empathy and relaxation. I reckon mentioning that meeting new friends is obvious, being this one of the main reasons of the exchange.

Poi la meditazione in quel luogo è stata emozionante, perché ci siamo completamente lasciati trasportare dall’onda energetica collettiva. Riconosco che incontrare nuovi amici è ovvio, ma voglio sottolinearlo perchè questa una delle ragioni principali dello scambio.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

This Erasmus can be regarded as a conceptual idea of Cerreto Sannita: like in the past ceramists from Naples came here and started a never-ending tradition, pottery, MigrHub hosted almost one quarter of Europe and introduced in the heart of a tiny village of province the newness of dissimilarity.

Questo Erasmus può essere inteso come un nuovo concept di Cerreto Sannita: come in passato i ceramisti di Napoli sono venuti qui e hanno iniziato una tradizione infinita, la ceramica, così MigrHub ha ospitato quasi un quarto d’Europa e introdotto nel cuore di un piccolo villaggio della provincia la novità della dissomiglianza.