Convento Meridiano è finalista della Call WOMEN IN CULTURE

siamo tra i 10 progetti che parteciperanno alla competion dal19-21 settembre a Maratea (Heroes meet in Maratea) 

Poche ore fa ci è stata comunicata la bella notizia da Giusy Sica, mentor e coordinatrice scientifica di Women in culture, la call del *Think-tank Re-Generation (Y)outh per Heroes 2019, lanciata per realizzare il report#100BeWInCulture che racconta per la prima volta la leadership al femminile in cultura. Il valore di questo progetto, scelto da Bruxelles come best practises, è nell’assunzione del punto di vista che mette al centro la ricerca, tanto statistica quanto comparata, delle posizioni di leadership femminile nel mondo della cultura. La nostra candidatura nasce dalla condivisione di quest’obiettivo, per noi fondante, e dalla volontà di continuare a confrontarci con altre realtà emergenti per accrescere il networking e aprirci a nuove esperienze formanti e performanti. 

Che cosa faremo a Maratea?! “L’essenza della competition è “l’elevator pitch”, una breve presentazione che racchiude gli elementi chiave di un’idea imprenditoriale, pensata per attrarre possibili investitori o promuovere una business idea. Ogni team avrà 7 minuti di tempo per presentare gli elementi chiave della propria idea. La giuria avrà poi altri 3 minuti per formulare domande di approfondimento.” *Convento Meridiano sarà valutato dalla Giuria di Heroes e da Re-Generation (Y)outh che selezionerà i migliori 10 progetti a impatto sociale, culturale, turististico/ambientale che prenderanno parte al programma di mentorship e alla competition dal 19 al 21 settembre prossimo. Tra i 10 progetti selezionati, verrà decretato il vincitore, che riceve il punteggio complessivo più alto nella valutazione espressa dalla Giuria.

Pronti per questo nuovo viaggio perché dalle aree interne bisogna partire per poi tornare più consapevoli e più forti (per restarci): un punto di vista nomade ma anche “interno” e “meridiano” che affranca e sostiene la barchetta di Mediterraneo Comune sempre tra le onde del mare-casa, nelle terre del Sannio-Beneventano.

 “Abbiamo partecipato con convinzione ed entusiamo a questa call perché vogliamo fortemente approdare in nuovi porti anche rischiosi, ma autentici…come Women in culture”, (Vincent Renzo) perché Convento Meridiano è un epicentro di trasformazioni – sociali e culturali – e di riscossa, attivato per sperimentare nuovi modelli di sviluppo territoriale e animazione delle comunità nelle aree interne. Partendo da una vocazione e una dimensione locale, intende appartenere a una rete nazionale, attivando processi di inclusione sociale, rigenerazione rurale e innovazione culturale.

Grazie Giusy Sica e a tutto il team di Re-Generation (Y)outh e arrivederci a Heroes meet in Maratea.

https://www.goheroes.it/en/women-in-culture

*Undici donne ed undici mesi: il team delle under30 Re-Generation (Y)outhal ritorno da Bruxelles ha lanciato il report#100BeWInCulture che racconta per la prima volta la leadership al femminile in cultura. Lo scorso gennaio ha risposto alla call per l’European Youth Event 2018,è stato scelto ed ha partecipato alla sessione in Parlamento Europeoa Strasburgo il 1 e 2 giugno. A novembre è tornato tra le aule istituzionali a Bruxellesuna delle sue proposte è stata inserita tra le miglioribest practices.Il background umanistico del team e la sua composizione sono state la leva che ha fatto perno sul principio della transdisciplinarità. Da qualche mese in cantiere, nel prossimo anno sarà pubblicato#100BeWInCulture, il report che delinea in modo innovativo gli incroci tra due realtà.

*Convento Meridiano nasce come risposta fisiologica al bisogno di superare l’obsolescenza e l’apatia di un’area territoriale marginalizzata attraverso il riconoscimento del valore storico, culturale, sociale e politico di un luogo che da oltre 25 anni ha perso la sua funzione vitale. L’ex convento Leone XIII è la struttura che i giovani dell’associazione Mediterraneo Comune vogliono restituire alla comunità e trasformare in un punto di accesso alla cultura per sviluppare la partecipazione attiva attraverso l’eguaglianza nelle opportunità e il riequilibrio, se possibile, delle condizioni di disparità. Il Convento Meridiano è concepito come centro culturale ibrido di nuova generazione, uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, una biblioteca, spazi performativi, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale. Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento e di rigenerazione delle comunità, non solo del territorio, per favorire e facilitare il dialogo creando ponti con altre realtà di produzione artistica e culturale europee. Nasceranno: un teatro e un cinema nella sala del parlatorio; un laboratorio di produzione audio-visiva e una sala di posa nell’ex-palestra; un laboratorio musicale nei sotterranei.

Le aule dell’asilo saranno trasformate in spazi di lavoro e conoscenza per accogliere giovani artisti e artigiani della ceramica considerata un comparto significativo da valorizzare con eventi specifici collocabili negli ambienti del colonnato interno e nel cortile. La conoscenza troverà spazio in tutti i luoghi rigenerati avvicinando la domanda di utenti di ogni età e l’offerta generata dalla biodiversità dei partner coinvolti.

Tutti gli orti e i giardini saranno affidati per la cura alle cooperative agricole e sociali, partner del progetto, con l’idea di recuperare colture autoctone occupando persone e famiglie fragili.

Il Convento Meridiano darà spazio a bisogni, visioni e sfide che necessitano di essere socializzate e inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità. La grande sfida di questo luogo che ritorna a fare cultura sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione, per generare una migliore distribuzione delle opportunità per chi intende prenderne parte, creando le condizioni che abilitino il più ampio coinvolgimento.

Una progettazione condivisa per un nuovo modello di ri-attivazione e rigenerazione nelle aree interne

“XYZ2019” è la summer school organizzata dalla SOS, la scuola open source di Bari, che ha raccolto l’invito dell’associazione Mediterraneo Comunea trasferire questa pratica a Cerreto Sannita in provincia di Benevento per co-progettare ilConvento Meridiano. L’iniziativa è una delle prime fasi di attuazione del progetto vincitore della quinta edizione del bando “Culturability – rigenerare spazi da condividere”, promosso dalla Fondazione Unipolis. Lo scopo del laboratorio è trasformare il “Convento Meridiano”, ex convento delle Clarisse, in una vera e propria area di rigenerazione e collaborazione. Il workshop, dal 23 luglio al 30 luglio 2019, non coinvolge solo i 100 partecipanti, ma anche la comunità cerretese che ha messo a disposizione le proprie case per un’accoglienza diffusa dei partecipanti, dei docenti e dei tutor. Il paese si è animato di uomini e donne con accenti provenienti da tutta Italia che hanno raggiunto Cerreto e che stanno incontrando la comunità con interviste, chiacchierate e momenti di condivisione informali. Oltre ai 3 laboratori tematici, identità (X), Strumenti (Y) e processi (Z), c’è un quarto laboratorio organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e gli studenti Liceo Socio-Psico-Pedagogico Galilei Vetrone dal titolo la Casa di Cipì che riparte dall’esperienza di asilo temporaneo del luglio 2018 e che vuole prototipare in nuovo modello di scuola per l’infanzia.

L’iniziativa coinvolge anche i giovani locali. “Opportunità. È questa la parola che meglio rappresenta il progetto per noi giovani di Cerreto – dichiara Luca D’Andrea, presidente del Forum Giovani di Cerreto Sannita – un momento per potenziare sia conoscenze che competenze attraverso lo scambio e la condivisione di esperienze interculturali. Un’occasione da non perdere quindi, adatta ad amplificare il proprio bagaglio sia personale che collettivo.” 

L’accoglienza si è tradotta anche nella collaborazione con le tante attività commerciali che hanno organizzato offerte speciali per i visitatori. Giovanna Rubano (Assessora al Turismo e alla Cultura di Cerreto Sannita) ha colto il senso dell’iniziativa anche dal punto di vista dell’impatto economico sul paese: “È con grande piacere che la nostra comunità ha accolto in questi giorni un gruppo attivo di giovani, ricercatori e professionisti che lavorano con passione ed entusiasmo a un laboratorio di ricerca e co-progettazione. È per noi una importante occasione di scambio e dunque di crescita. Oltre che motivo di orgoglio poter far conoscere, anche attraverso il loro lavoro, il nostro territorio.” 

Il progetto Convento Meridiano, da circa un anno, rappresenta uno dei modelli più innovativi per la creazione di nuovi scenari nelle aree interne del paese. Dopo la presentazione ufficiale a Milano, lo scorso mese di maggio, in occasione della consegna del premio Culturability, il progetto è stato protagonista di una sessione di lavoro dell’iniziativa Semi di Rigenerazione il 22 giugno a Grosseto, oggi con XYZ2019 il Convento apre le porte alla comunità di Cerreto e dell’intero territorio per condividere il percorso di funzionalizzazione degli spazi ai fini dell’attivazione dell’imponente struttura di proprietà delle Suore di Nostra Signora del Buono e del Perpetuo Soccordo.

Il sindaco Giovanni Parente ha accolto a sua volta l’iniziativa dichiarando: “Siamo orgogliosi che sia stato scelto Cerreto quale protagonista di questo importante progetto, che in questi giorni si arricchisce delle competenze di tanti giovani provenienti da tutta l’Italia per confrontarsi con la nostra comunità e saremo lieti di condividere le strategie per dare seguito all’iniziativa.”

Appuntamento dunque a martedì 30 luglio alle 21 in piazza Roma quando i protagonisti dei laboratori di ricerca racconteranno quello che è stato prodotto in questi giorni mostrando gli scenari possibili per il prossimo futuro.

Come rigenerare un bene non utilizzato attraverso la cultura?

Mercoledì 19 giugno 2019, ore 18.30
Piazzetta G. Romano, 15
Telese Terme (BN)

Mercoledì 19 giugno, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita il Guido Lavorgna. All’incontro, coordinato dal Prof. Felice Casucci, si parla di Convento Meridiano” – Come rigenerare un bene non utilizzato attraverso la cultura?. Il Convento Meridiano è un centro di produzione culturale ibrido di nuova generazione; uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, uno spazio performativo, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale.Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento delle comunità, non solo del territorio. Le arti performative e visive saranno al centro di un engagement della comunità, per ridare centralità all’arte come matrice vitale dei processi di rigenerazione culturale, come innesco per attivare il cambiamento. La grande sfida di questo luogo, che ritorna a fare cultura, sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione. Si vuole dare voce a bisogni, visioni e paure che saranno inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità in un’ottica di partecipazione attiva dell’intera comunità. Ridare dignità a questo luogo è ridare dignità all’identità di un territorio. Un’identità pregna di valori, quali l’appartenenza alla propria terra e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul canale YouTube della Fondazione.

Call x Educators

La Casa di Cipì: progetto sperimentale di e-ducazione dei bambini cerca e seleziona maestri, educatori, pedagogisti, esperti e operatori interessati a un percorso di formazione specifico che prevede i seguenti step:

_ co-design di un percorso formativo per valorizzare le competenze didattiche e non

_ prototipazione di un modello educativo mediterraneo

_ workshop faccia a faccia con i bambini e i genitori per creare la comunità educante

Timeline:
20-30 giugno > 3 workshop introduttivi
1-20 luglio > 15 work experience
23-30 luglio > digital and augmented skills on stage

Si puntualizzano i seguenti aspetti:
_ la formazione è finalizzata al lavoro
_ il progetto prenderà forma a partire da settembre 2019 a Cerreto Sannita (BN)

cv, lettera motivazionale e info: jobs@conventomeridiano.it

XYZ2019 Comunità Eretiche

Cerreto Sannita (BN), a cura de La Scuola Open Source. In collaborazione con Convento Meridiano

Dal 23 al 31 luglio torna XYZ!

Il laboratorio di ricerca e co-progettazione organizzato dalla SOS ha ormai raggiunto la IV edizione e si conferma anche quest’anno come il più importante momento di socializzazione della conoscenza nell’ambito della progettazione per la nostra comunità: dal design alla comunicazione, dal making alla data visualization, dall’IoT all’autocostruzione, dal business modeling al service design, dal disegno della governance a quello dei processi di community building. Un’occasione per apprendere in situazione, lavorando in gruppi multidisciplinari con professionisti e ricercatori su un progetto reale di interesse collettivo, in modo cooperativo.

In 100, tra partecipanti, docenti, tutor e staff, immagineranno le nuove vocazioni dello spazio, trasformandolo e dando vita a un nuovo centro di produzione culturale indipendente (CPCI), il Convento Meridiano appunto, che sta nascendo in provincia di Benevento, nel territorio del Sannio, grazie al lavoro di Guido Lavorgna e Raffaella Vitelli, oltre che di molti altri.

L’ex convento delle Clarisse, poi dal 1930 Istituto Leone XIII, è un complesso a pianta quadrata che ha una superficie di circa 6.000 mq, un chiostro interno di 1.500 mq e un ampio giardino retrostante.

Nel corso del tempo l’edificio ha dato accoglienza a diversi ordini di suore. Della struttura originaria oggi restano soltanto le entrare di alcune celle (visibili da una delle piazze principale del comune di Cerreto Sannita), il parlatorio e il “carcere”. Il giardino posteriore, che racchiude le vasche per il lavaggio delle vesti, un grande forno e la cucina, è circondato da un alto muro.

L’intervento di ripristino e di funzionalizzazione della struttura interesserà solo alcune stanze del primo piano e la sala teatro al secondo piano e la riattivazione degli spazi esterni con le aree pertinenti il cortile interno e del giardino.

Il progetto è tra i vincitori dell’ultima edizione di Culturability e adesso sta entrando nella fase esecutiva.

Questa edizione di XYZ è stata immaginata, assieme al team del Convento Meridiano, come un acceleratore di particelle per le progettualità in essere. Come è stato nel 2018 per Officina degli Esordi a Bari, anche quest’anno lavoreremo per dare forma a un nuovo Centro di Produzione Culturale Indipendente, allargando la rete che da un paio di anni stiamo costruendo assieme, tra gli altri, a Macao, Wemake, Ex-Fadda, ecc.

Un gesto eretico: l’adozione di uno spazio, la sua rigenerazione attraverso una rottura, il tradimento della tradizione per la creazione di un futuro “altro”.

“Riaprire significa sconfinare, cambiare le chiavi, superare gli ostacoli e le barriere, per ridare vita al convento, restituirlo alla comunità come luogo per tutti e di tutti, come asylum, come rifugio, come luogo di educazione popolare, di attraversamento, di ricomposizione della comunità, di liberazione di nuove possibilità, di indipendenza e ricerca consapevole delle identità e delle alterità”.

Il Convento Meridiano è un nuovo CPCI che nasce all’interno di un convento a Cerreto Sannita, in una delle cosidette aree interne. Il progetto riattiva uno spazio di molteplicità (visioni diverse con radici comuni): un punto di accesso alla cultura per stimolare la partecipazione attiva della comunità.

Obiettivi del progetto Convento Meridiano:
Riportare al centro del discorso culturale la partecipazione attiva della comunità attraverso l’eguaglianza nelle opportunità e il riequilibrio delle disparità; diventare un dispositivo culturale ibrido che offre servizi di welfare per la comunità e coinvolge la cittadinanza nella co-produzione di nuovi spazi di benessere collettivo.

Obiettivo di questo laboratorio di ricerca e co-progettazione (XYZ):
Co-progettare il Convento Meridiano, dal Sistema di Identità alle Strategie di Propaganda (X), dalla configurazione di Spazi e Funzioni (Y) alla Governance e al Modello di business (Z).

X — COMUNICAZIONE
✔ sistema d’identità visiva
✔ strategia di comunicazione e propaganda

Y — STRUMENTI
✔ innesti di IoT nella struttura
✔ rigenerazione degli spazi e autocostruzioni

Z — PROCESSI
✔ governance e regolamento dello spazio
✔ business modeling

Tutti gli output saranno concepiti:
→ in modo da poter essere evoluti, modificati e migliorati nel tempo
→ in accordo con le dinamiche di funzionamento dello spazio
→ in accordo con le dinamiche di funzionamento delle singole realtà
→ in accordo con la vocazione alla molteplicità dello spazio
→ in modo da aggregare, gestire e valorizzare l’offerta (attività, servizi, eventi e/o prodotti) dei singoli soggetti

 
Programma giornaliero:

9.30 / 10.30 — Assemblea plenaria
→ confronto pubblico sullo stato di avanzamento dei lavori

10.30 / 13.00 — Ricerca e co-progettazione
→ docenti, tutor e partecipanti lavorano assieme ai tavoli di progetto

13.00 / 14.00 — Pausa pranzo

14.00 / 15.00 — La Controra

15.00 / 19.00 — Ricerca e co-progettazione
→ docenti, tutor e partecipanti lavorano assieme ai tavoli di progetto


Docenti:

X — COMUNICAZIONE
Mauro Bubbico [ISIA Urbino] → Identità / Design della Comunicazione
Emidio Torre → Creative coding / Generative Design
Giovanni Abbatepaolo → Ruled Based Design / Typography
Tommaso Guariento [NOT, L’Indiscreto] → Visual Studies / Memetica

Y — STRUMENTI
Luca Frogheri [IED Roma] → Interaction Design / Making
Alessandro Petrone [SOS] → Interaction Design / Making
Ivan Iosca [La Capagrossa] → Riuso Temporaneo / Rigenerazione
Giorgia Floro [La Capagrossa] → Riuso Temporaneo / Rigenerazione
Kedy Cellamare [Cozinha Nomade] → Do It Yourself / Design Thinking
Anna Cellamare [Cozinha Nomade] → Do It Yourself / Design Thinking

Z — PROCESSI
Raffaella Fagnoni [Università di Genova] → Design thinking / UX
Ilda Curti → Policy Making & Design
Guglielmo Apolloni [Schoolraising] → Service Design / Co-design
Federico “Fred” Fumagalli → Co-design / Community Building


Iscrizioni: 

I laboratori si terranno presso Convento Meridiano, Cerreto Sannita (Benevento);
le attività si concentrano nelle giornate tra il 23 e il 31 luglio.

Si inizia con l’accoglienza (il 22 luglio) e il brief (il 23 luglio) e si conclude con una restituzione pubblica degli output e festa finale (il 30 luglio), più un giorno di decompressione, saluti e partenze (il 31 luglio).

Per partecipare a X, Y o Z compila l’application form entro le 23:59 del 30 giugno 2019. L’iscrizione deve essere accompagnata da una lettera motivazionale e da un curriculum vitae (obbligatori). È possibile allegare, inoltre, un portfolio (facoltativo).

Portfolio = qualsiasi file utile per certificare l’esperienza acquisita nel proprio campo di attività: design, IT, video, publishing, making, hacking, coding, ecc.

I laboratori XYZ sono gratuiti e aperti a tutti.

Qualora le domande di iscrizione dovessero superare i posti disponibili selezioneremo tra i 25 e i 30 partecipanti per ogni laboratorio.

Gli elementi di valutazione, in caso di selezione, saranno:
→ lettera motivazionale
→ curriculum vitae
→ eventuale portfolio

Il principale fattore di valutazione sarà la coerenza dei profili con gli output a cui si lavorerà durante le attività. La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito della Scuola Open Source entro il 2 luglio 2019: i selezionati saranno contattati sia telefonicamente che all’indirizzo mail fornito al momento dell’iscrizione.

Le iscrizioni sono raccolte tramite il sito: http://www.lascuolaopensource.xyz/xyz2019

Vitto e alloggio:

Quest’anno avremo la possibilità di risiedere (vitto + alloggio) all’interno del convento. ConMe (Convento Meridiano) predisporrà una ricettività per tutti i partecipanti che ne faranno richiesta al momento dell’iscrizione. Nel form abbiamo inserito due domande, una relativa al vitto e una relativa all’alloggio: chi ha espresso interesse per il servizio di ricettività sarà ricontattato per i dettagli dopo la selezione.

Contatti: 

Per richiedere informazioni: “info [@] lascuolaopensource • xyz”

Alessandro Tartaglia → Project manager LAB — X: ☎ +39 340 081 63 52
Alessandro Balena → Project manager LAB — Y: ☎ +39 380 37 97 188
Lucilla Fiorentino → Project manager LAB — Z: ☎ +39 338 63 48 436

Cultura, Luoghi, Comunità: culturability a Milano

Spazi fuori dal comune come nodi da cui partire per sperimentare nuove forme di fare cultura, riattivare territori, rigenerare luoghi abbandonati, costruire comunità flessibili, aperte, inclusive. A chiusura del percorso della quinta edizione del bando culturability, il 14 maggio a BASE Milano (via Bergognone 34 | ore 17) Fondazione Unipolis promuove un incontro pubblico per confrontarsi su questi temi con visionari, practitioner e studiosi. Nel corso del pomeriggio verranno presentati anche i progetti selezionati nella quinta edizione del bando.

qui il programma

Make life the journey, not the destination

The overwhelming feeling of taking a leap into the unknown: joining an Erasmus project in a characteristic little town: Cerreto Sannita, located in the South of Italy.

La travolgente sensazione di un tuffo nell’ignoto: unirsi a un progetto Erasmus in un’originale cittadina del sud: Cerreto Sannita.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Intercultural exchanges have now become commonplace, but there was something that I feel made my journey truly special.

Gli scambi interculturali sono ormai diventati comuni, ma c’era qualcosa che ritengo abbia reso il mio viaggio davvero speciale.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

First of all, being the “attraction” of a closed town that guarantees little to no space to art and culture, represented the introduction of diversity and change, a different approach to the world, the life in an environment where everybody is interconnected and extremely interested in expanding their knowledge of other cultures.

Prima di tutto: essere “l’attrazione” in un paese chiuso che garantisce poco o alcuno spazio di produzione all’arte e alla cultura, ha rappresentato la chiave d’accesso alla diversità e al cambiamento; un approccio nuovo al mondo, alla vita in un ambiente in cui tutti sono interconnessi e fortemente interessati ad accrescere la loro conoscenza delle altre culture.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Estonia, Greece, Italy, Poland, Romania, Spain and Turkey, with the help of Gambia and Kurdistan, have come together to create a brand new way of coexistence that promotes kindness, company, empathy, fun, learning and so many more values, whose blossom has been possible thanks to the hybridization of loads of different lifestyles and traditions.

Estonia, Grecia, Italia, Polonia, Romania, Spagna e Turchia, insieme a Gambia e Kurdistan, si sono uniti per creare un nuovo modo di coabitare nel segno dell’apertura, dell’empatia, della festa come conoscenza e condivisione di valori, ibridazione di diversi stili di vita e tradizioni.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

The “Gambia boys”, African immigrants living in Cerreto Sannita, followed our breathtaking experience in a joyful and active, dynamic way.

Ma la nostra vitalità ha contagiato e gli immigrati africani, tre giovani Gambiani, che vivono a Cerreto Sannita, hanno seguito la nostra esperienza in modo gioioso, attivo e partecipato.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

As a matter of fact, the name of the program was “MigrHub”, therefore its target was migration, on which we focused throughout the whole intense twelve days, animated by international evenings, trips to the nearby villages, workshops about photography, video making, theatre and presentations about the phenomenon of migration from the point of view of every single country that participated.

Di fatto, il nome del progetto: “MigrHub”, già raccontava tanto…La migrazione, su cui ci siamo concentrati durante tutti i dodici giorni intensi, animati da serate internazionali, escursioni nei villaggi vicini, workshop sulla fotografia, il video , il teatro e sul fenomeno della migrazione dal punto di vista di ogni singolo paese partecipante.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Talking about the Syrian refugees in Greece and Turkey, African immigrants in Spain and Italy, Russian communities in Estonia, big groups of Ukrainian people in Poland, and the demographic crisis in Romania, due to the fact that parents often leave their children to go work abroad, really helped us to be aware of what happens in our everyday, relatively peaceful life.

Abbiamo ascoltato le storie dei rifugiati siriani in Grecia e Turchia, degli immigrati africani in Spagna e in Italia, delle comunità russe in Estonia, dei grossi gruppi di ucraini in Polonia e della crisi demografica in Romania, causate dai genitori che spesso lasciano i propri figli per cercare lavoro fuori dal paese. 
Queste esperienze ci hanno davvero aiutato a essere consapevoli di ciò che accade nella nostra vita quotidiana, relativamente tranquilla.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

On the other hand, the yoga therapy and the theatre exercises helped us find a balance and a stronger connection between each other, understanding our sensations and feeling the contact with the other, communicating without even talking.

Altri momenti di comunità come lo yoga e gli esercizi teatrali ci hanno aiutato a trovare un equilibrio e una connessione più forte l’uno con l’altro, attraverso il corpo e le sensazioni abbiamo riscoperto il contatto con l’altro, comunicando senza nemmeno parlare.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

Meditation has been extremely useful for us, because we completely let ourselves go, transported by the waves of empathy and relaxation. I reckon mentioning that meeting new friends is obvious, being this one of the main reasons of the exchange.

Poi la meditazione in quel luogo è stata emozionante, perché ci siamo completamente lasciati trasportare dall’onda energetica collettiva. Riconosco che incontrare nuovi amici è ovvio, ma voglio sottolinearlo perchè questa una delle ragioni principali dello scambio.

MigrHub, Erasmus+ a Cerreto Sannita (BN)

This Erasmus can be regarded as a conceptual idea of Cerreto Sannita: like in the past ceramists from Naples came here and started a never-ending tradition, pottery, MigrHub hosted almost one quarter of Europe and introduced in the heart of a tiny village of province the newness of dissimilarity.

Questo Erasmus può essere inteso come un nuovo concept di Cerreto Sannita: come in passato i ceramisti di Napoli sono venuti qui e hanno iniziato una tradizione infinita, la ceramica, così MigrHub ha ospitato quasi un quarto d’Europa e introdotto nel cuore di un piccolo villaggio della provincia la novità della dissomiglianza.

#erasmusplus: Youth Exchange a Cerreto Sannita.

Migrhub Erasmus+

Per la prima volta 35 giovani di 7 paesi europei lavorerannoinsieme sul tema delle migrazioni.

Scambi, viaggi, esperienze,crescita, inclusione… queste le parole chiave di MigrHub, progetto finanziatodal Programma Europeo Erasmus +, dedicato ai giovani dai 18 ai 25 anni, che perla prima volta si realizzerà nel Sannio (11-22 dicembre 2018) con un temaemergente: le migrazioni. Grazie al collettivo di giovani dell’Associazione Mediterraneo Comune, e in collaborazione con iCare Cooperativa Sociale di Comunità-Progetto DIT, il Forum dei Giovani di Cerreto Sannita, l’Istituto Superiore Carafa-Giustiniani e ilLiceo Classico Luigi Sodo di Cerreto Sannita, si oltrepasseranno tutti i confini culturali che impediscono di aprire la mente e il cuore al cosiddetto”straniero”, comunemente visto come diverso e immeritevole del nostro tempo e dei nostri pensieri.

 “Sulle tracce del Versus festival, eccoci qui, a presentare un ramo di quella bella esperienza con gioia ed estremo orgoglio…” racconta Vincent Renzo,Presidente dell’Associazione promotrice. L’obiettivo è quello di entrare in contatto con giovani di diversi paesi europei (Grecia, Estonia, Spagna,Polonia, Romania, Turchia e Italia), ospitarli nelle nostre città, costruire reti transnazionali e condividere con loro parte del nostro stile di vita attraverso musica, cinema, viaggi e racconti, in un clima multiculturale e libero da pregiudizi e provincialismi di ogni genere.

Ad accompagnare il progetto anche diverse associazioni europee, già da anni impegnate in scambi Erasmus+: Asociación Juvenil INTERCAMBIA (Spagna), Seiklejate Vennaskond (Estonia), Breaking the Borders (Grecia), Euromed Eve Polska(Polonia), Dare to take your chance (Romania) Kargenc Club (Turchia).

La comunità di migranti di Telese Terme e Cerreto Sannita sarà protagonista di MigrHub perché l’interculturalità si traduca in un sistema di comunicazione per promuovere la cultura e l’educazione all’accoglienza. 

Sarà un momento molto importante per la comunità cerretese, e non solo visto anche il recente riconoscimento del Sannio come Città Europea del Vino 2019, in grado di cambiare il futuro di un territorio da troppo tempo ai margini e di superare i particolarismi, in una prospettiva di sviluppo internazionale inclusivo,multiculturale e formativo.

In attesa dello scambio vero e proprio, dal 15 al 18 novembre Cerreto Sannita ospiterà l’APV(Advanced Planning Visit), cui prenderanno parte i team leader dei diversi paesi partecipanti.

Il tema della migrazione sarà l’innesco per affrontare le differenze culturali, le difficoltà educative, gli ostacoli geografici e i rifugiati, su cui ci si confronterà attraverso la fotografia, la scrittura, la pittura in un luogo unico e speciale: il Convento Meridiano che la fondazione Unipolis ha scelto di rigenerare attraverso il progetto #ConMe, uno slancio davvero significativo per riaccendere il futuro del sud! 

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Abbiamo vinto #culturability5: #ConMe tutti sulla stessa barca!

Convento Meridiano

Abbiamo vinto #culturability5: #ConMe tutti sulla stessa barca mediterranea!

341 i progetti candidati per il bando #culturability5 della fondazione Unipolis e 15quelli finalisti: da Bergamo a Sassari, provenienti da ogni parte d’Italia…e infine6 i vincitori: #ConMe: il Convento Meridiano di Cerreto Sannita in provincia diBenevento supera la finale perché tutto “sembra impossibile finché non viene realizzato”!

Chi siamo e cosa vogliamo fare?

Tutto ci appare diverso rispetto a qualche giorno fa: siamo sempre gli stessi, ma carichi e pronti a un impegno che è collettivo e anche inclusivo perché ricompone una storia comune, ma soprattutto ci interroga sul nostro futuro!Torneremo a far vivere l’ex istituto Leone XIII di Cerreto Sannita con la voglia trasformarlo in un centro di fruizione e produzione culturale, ibrido e inclusivo: uno spazio che ospiterà un cinema, una biblioteca, sale per le performance, una galleria d’arte, una ludoteca, un coworking dove mettere in connessione il ceramista tradizionale, l’artigiano digitale e il giovane maker. I giardini saranno trasformati in orti sociali con l’obiettivo di recuperare colture autoctone, creando occasione di occupazione per persone e famiglie fragili. Un collettivo di giovani creativi, maker, innovatori e progettisti della cultura sapranno accendere una scintilla di positività e restituire un senso di unità al nostro vivere quotidiano attraverso la rigenerazione culturale che supera qualsiasi barriera mentale per condividere gli aspetti più belli di una comunità, ritrovando il senso, ormai disperso, delle connessioni relazionali. ConMe metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento delle comunità, non solo del territorio, per favorire e facilitare il dialogo creando ponti con altre realtà di europee: darà espressioni a bisogni, visioni e sfide che saranno inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità.La grande sfida di questo luogo, che ritorna a fare cultura, sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione. Tutti i nostri sostenitori e i partners saranno al nostro fianco ancora per dare concretezza a una visione che vale una traversata nel Mediterraneo Comune: mare di storie, di uomini e di sconfinamenti.

Grazie a tutti:

Fondazione Unipolis, Roberta Franceschinelli, ai nostri tutor: Make a cube, Avanzi, FondazioneFizzcarraldo e Alessandra Gariboldi, ai nostri partners: Istituto Istruzione Superiore”M.Carafa-N.Giustiniani”, GAL Titerno, iCare cooperativa sociale, Scuola d’Inglese Albion, GAL Alto Tammaro Terre dei Tratturi, Civitates Srl Impresa Sociale, Gramigna Associazione di Volontariato, Cooperativa Sociale Immaginaria, Associazione Culturale L’Agorà, Associazione Mondopopoli ONLUS, Itinerari Paralleli APS, L@S APS, La Capagrossa Coworking, Cineteca Lucana,Rural Hack, Echoes srl, Human Ecosystems Relazioni srl, La Scuola Open Source srl, E-Direct srl, Seven&Systems srl.

E ai finalisti di Culturability: Badia Lost & Found | Lentini – Siracusa; BIP – Ballo In Piazza |Lucca; Da grande sarò un teatro! |San Vito dei Normanni – Brindisi; DLF – Dove Liberare Futuro| Bologna; ExSA sunt communia | Legàmiin evoluzione | Bergamo; Fare Scuola | Modena; FontegoHub – Il primo CulturalHub a Venezia |Venezia; Giovani Open Space (GOS) –Distillerie Culturali |Barletta; Imbarchino, molto più di unluogo comune | Torino; Landworks Plus In-Segnare il paesaggio | Sassari; Le officine delle idee |Pisa; Roma Smistamento | Roma; Spazio 13 | Bari; Spazio Franco | Palermo.

CHI SIAMO?

Siamo un nucleo indipendente di operatori dello sviluppo locale e giovani professionisti della cultura, uniti da uno scenario marginale e depresso sul quale vogliamo intervenire, consapevoli della responsabilità di promuovere reti di comunità locali per innescare processi di accensione civica e di ricomposizione di “luoghi comuni” attraverso la cultura. Siamo un motore di cambiamento per le comunità delle aree interne che vogliono rimettersi in cammino e lo facciamo creando una rete di soggetti che da sempre operano nella gestione di progetti di sviluppo delle aree interne.

Unico progetto campano per #culturability5 Il Convento Meridiano di Cerreto Sannita promosso dalla fondazione Unipolis

Convento Meridiano

Ci siamo svegliati lo scorso 24 maggio con una bella notizia: Culturability ci ha scelto…siamo tra i 15 progetti finalisti (sui 341 presentati quest’anno) e gli unici campani a rappresentare la nostra bella regione dove abbiamo scelto di realizzare un progetto di rigenerazione che possa restituire un senso positivo al nostro vivere contemporaneo e quotidiano per ricollocarlo dentro un mondo vibrante e inclusivo, ibrido e generativo, solidale e comune com’era una volta il Convento Leone XIII di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento. (https://bit.ly/2sQdAum)

Oltre il 50% dei progetti scelti arriva dal sud e dalle isole, da queste regioni sono non solo numerose ma anche di grande valore le iniziative pervenute…” Siamo orgogliosi di essere autori di ConMe: un intervento di rigenerazione urbana e sociale che punta sulla formazione e sull’economia dal punto di vista del cambiamento e della riattivazione di comunità (come quella del nostro territorio) che hanno bisogno di linfa ed energia per ripensarsi e ritornare a crescere.

Si parte (da domani saremo a Milano per iniziare la formazione: un percorso di accompagnamento per l’empowerment del team) e per noi il viaggio è seguire la corrente del Mediterraneo che ci riporta al nostro mare comune dove abbiamo trovato il Convento Meridiano, la prossima casa da abitare.

“Partiamo da Cerreto Sannita, dalla provincia beneventana, che ci ha visti crescere dentro tante piccole realtà, punto di partenza e di arrivo di questa nuova sfida per noi e per tutta l’area interna del Beneventano che molti ri-conosceranno attraverso questo progetto.” Guido Lavorgna (echoes srl)

“Profondo e sostenibile, di utilità sociale e riqualificazione del territorio e degli spazi, dove l’arte e la cultura sono al centro. ha convinto perché frutto di una grande collaborazione fra enti ed associazioni di varie appartenenze e origini riuniti per dare vita ad un sogno che Culturability ha colto nel segno…siamo contenti e molto onorati di aver creduto in quel progetto e di aver portato il nostro piccolo contributo…speriamo che questo luogo diventi un faro e un modello di sviluppo integrato nelle arti e la cultura.” Ismaila Niang (Ass. Mondopopoli/Napoli)

“….Abbiamo bisogno di costruire le nuove ritualità del presente iperconnesso, per ritrovare il senso perduto, per creare ecosistemi relazionali ad alta qualità, e per mettere insieme queste due cose nella creazione di economie inclusive. Quale luogo migliore di un convento!” Salvatore Iaconesi e Oriana Persico (HER)

“Crediamo fortemente che l’arte ha il potere, se vogliamo esoterico, di costruire un ponte tra il fuori e il dentro di ogni individuo. Per riprendere le parole di Furno, tutti possono fare arte ma per fortuna non tutti lo fanno. Bisogna scegliere. Scegliere di scendere nelle viscere del proprio inferno, scegliere di ab-bissarsi nel proprio tempo e nella propria solitudine per prepararsi all’ascolto, per essere pronti a cambiare a migliorarsi, a sviluppare un nuovo modo di pensare. Se siamo insieme questo lungo viaggio ha il potere di costruire creazioni performative più uniche che rare. Se siamo insieme in questo tempo possiamo essere parte di un cambiamento, personale e collettivo. Quindi buon viaggio.” Claudio D’Agostino (cooperativa Immaginaria)

“Le nostre Terre, la nostra gente contemporanea, ha bisogno di speranza sociale , e voi rappresentate il giusto nutrimentoa questa speranza, con idee, diverse ed originali tra di loro con una visione bene precisa, così rendendo il prodotto finale frutto di tante contaminazioni. Bravi.” Donato Genua (e-Direct)

Grazie a tutti i partners che hanno deciso di affrontare questa impresa: una scelta umana e plurale perché racconta di un mondo forse semplice, ma ricco di sfumature e di segni diversi; un discorso che accomuna e provoca, avvicina e carica di senso un pezzo di mondo: quello del sud, del meridione, del Mediterraneo: un mare di nuovi mari e di terre ancora da scoprire. Grazie #culturability per aver letto nelle nostre parole la tensione verso il futuro che oggi vogliamo ricostruire partendo da un luogo che ha bisogno di essere ancora vivo. https://www.facebook.com/medcomune/

Il Convento Meridiano è un centro culturale ibrido di nuova generazione, uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un punto di accesso alla cultura per sviluppare la partecipazione attiva della comunità #culturability5 @culturability ‏@MedComune

ConMe: Convento Meridiano nasce come risposta fisiologica al bisogno di superare l’obsolescenza e l’apatia di un’area territoriale marginalizzata attraverso il riconoscimento del valore storico, culturale, sociale e politico di un luogo che da oltre 25 anni ha perso la sua funzione vitale. L’ex convento Leone XIII è la struttura che i giovani dell’associazione Mediterraneo Comune vogliono restituire alla comunità e trasformare in un punto di accesso alla cultura per sviluppare la partecipazione attiva attraverso l’eguaglianza nelle opportunità e il riequilibrio, se possibile, delle condizioni di disparità. Il Convento Meridiano è concepito come centro culturale ibrido di nuova generazione, uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, una biblioteca, spazi performativi, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale. Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento e di rigenerazione delle comunità, non solo del territorio, per favorire e facilitare il dialogo creando ponti con altre realtà di produzione artistica e culturale europee. Nasceranno: un teatro e un cinema nella sala del parlatorio; un laboratorio di produzione audio-visiva e una sala di posa nell’ex-palestra; un laboratorio musicale nei sotterranei.

Le aule dell’asilo saranno trasformate in spazi di lavoro e conoscenza per accogliere giovani artisti e artigiani della ceramica considerata un comparto significativo da valorizzare con eventi specifici collocabili negli ambienti del colonnato interno e nel cortile. La conoscenza troverà spazio in tutti i luoghi rigenerati avvicinando la domanda di utenti di ogni età e l’offerta generata dalla biodiversità dei partner coinvolti.

Tutti gli orti e i giardini saranno affidati per la cura alle cooperative agricole e sociali, partner del progetto, con l’idea di recuperare colture autoctone occupando persone e famiglie fragili.

Il Convento Meridiano darà spazio a bisogni, visioni e sfide che necessitano di essere socializzate e inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità. La grande sfida di questo luogo che ritorna a fare cultura sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione, per generare una migliore distribuzione delle opportunità per chi intende prenderne parte, creando le condizioni che abilitino il più ampio coinvolgimento.

Soggetti proponenti

Associazione Mediterraneo Comune, Istituto Istruzione Superiore “M.Carafa-N.Giustiniani”, GAL Titerno, iCare cooperativa sociale, Scuola d’Inglese Albion, GAL Alto Tammaro Terre dei Tratturi, Civitates Srl Impresa Sociale, Gramigna Associazione di Volontariato, Cooperativa Sociale Immaginaria, Associazione Culturale L’Agorà, Associazione Mondopopoli ONLUS, Itinerari Paralleli APS, L@S APS, La Capagrossa Coworking, Cineteca Lucana, Rural Hack, Echoes srl, Human Ecosystems Relazioni srl, La Scuola Open Source srl, E-Direct srl, Seven&Systems srl.